L’ATTACCAMENTO ALLA MAGLIA (NONOSTANTE KAPO).

Dicesi attaccamento alla maglia: quando la priorità è il bene della squadra in cui giochi e non il tuo ego.
Così ieri, nel primo turno di Coppa Italia, i Newts hanno organizzato il concentramento e meritatamente passato il turno.
Sì, perché c’è chi invece di giocare è rimasto a fare servizio bar, chi ha fatto l’allenatore, chi ha fatto referto e cronometro e chi ha assistito la panca puniti. Tutta gente che tranquillamente poteva essere in pista.
E c’è chi ha giocato (e pure segnato) con una maglia d’emergenza, dato che quelle ordinate (e più volte sollecitate) almeno 2 mesi fa, nonostante mille promesse, non sono arrivate. E mai arriveranno. Ma poco importa, per fortuna il mercato è ampio.
Venendo al concentramento, nella prima partita i Black Out hanno la meglio di misura sull’Empoli B (ai sottotitoli Diavoli Vicenza). I Newts, come detto, hanno vinto meritatamente (11 a 4) contro i giovanissimi (e promettenti) Monsters Milano, nonostante un avvio equilibrato. Poi l’esperienza l’ha fatta da padrona e la partita è stata senza storia. Da segnalare appunto il gol all’esordio del nuovo arrivato Luca Kaki Magnabosco, ampiamente festeggiato dai compagni.
Monsters che poi si sono rifatti vincendo la finalina, qualificandosi quindi come terza squadra.
Il prossimo turno vedrà, come pronosticato nei giorni scorsi, le Salamandre scendere a Legnaro, dove ci sarà il triangolare all’italiana con i padroni di casa e con il Torrepellice. Solo una delle 3 accederà al turno successivo.
 
Nelle foto allegate, i Newts a fine partita e bomber Kaki felice dopo il positivo esordio.
 
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