Bottino pieno per le Salamandre nel doppio impegno di questo week-end di campionato.
I Newts, in formato casalingo, si sono infatti sbarazzati facilmente del Libertas Genzano nella partita giocata sabato con un 13 a 0 che non ammette repliche. Più tosta e combattuta invece la partita di domenica contro il CVS Civitavecchia. Ma andiamo per ordine: Newts che dopo la partita sottotono contro il Tergeste avevano voglia di dimostrare la loro vera identità. Un roster con qualche “big” assente (Sartori, Nicola Tessari e Lamonaca) ma comunque lungo e di qualità.
Partita mai in discussione con le Salamandre a condurre il gioco e mandare a segno un po’ tutta la squadra (Morello e l’arciere Schivo compresi) e consentendo così a Edo “Church” Chiesa di fare coincidere l’esordio stagionale con il primo shutout dei Newts nella nuova serie B. Da segnalare l’esordio in porta del “Califfo” Besi per 36 indimenticabili secondi!
La seconda partita invece è stata di ben altro stampo. I Newts erano consapevoli del diverso spessore dell’avversario e sono scesi in pista con l’intento di imporre ritmo e qualità di gioco. Il primo tempo è stato veloce, combattuto e con molte occasioni da entrambe le parti, con i 2 portieri (Loffredo e Mosele, sceso in pista peraltro in condizioni fisiche un po’ precarie) a fare la parte dei leoni. 3 a 2 per i Newts il risultato alla fine del primo tempo. Salamandre con il piglio giusto anche nei primi minuti del secondo tempo, con azioni spettacolari che consentono un apparentemente tranquillo parziale di 5 a 2. Poi i soliti 5 minuti di buio (complici anche alcune penalità fischiate molto severamente) consentono al Civitavecchia di riportarsi sotto (5 a 4). Per fortuna è solo un fuoco di paglia e i soliti noti (Longhini, Agerde e capitan Rigoni) ristabiliscono le distanze per un finale tranquillo. Salamandre in solitaria a punteggio pieno dopo 3 partite giocate con un terzetto che insegue a quota 6 punti (con Civitavecchia però con una partita in più).
Tra 2 domeniche i Newts faranno visita al fanalino di coda Brebbia, ma come l’esperienza ha insegnato nel tempo, non ci si può permettere di prendere l’impegno sottogamba.